Dal 1° gennaio 2024 diventa obbligatorio per le Pubbliche Amministrazioni l’utilizzo di piattaforme certificate per effettuare affidamenti, trattative dirette e piccoli acquisti inferiori a 5.000 €.
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Esempio pratico
Se un comune intende effettuare un acquisto di beni/servizi con importo complessivo inferiore a 5.000 €, l’ente deve procedere obbligatoriamente attraverso l’utilizzo di piattaforme certificate di e-procurement come MePA.
Da quest’ultima, così come dalla nuova Piattaforma Contratti Pubblici messa a disposizione da ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione), è possibile richiedere il CIG per procedere all’affidamento del servizio. Non esiste più lo SmartCIG e relativa procedura di acquisizione.
La digitalizzazione degli appalti pubblici rappresenta una tappa fondamentale del percorso di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, che consente di snellire e accelerare le procedure di acquisto delle P.A., allargare la partecipazione dei soggetti che operano nel mercato e rendere il ciclo di vita degli appalti ancora più trasparente.
Per un’opportuna conoscenza, di seguito si riportano le regole tecniche AGID per i sistemi di e-procurement:
Cosa cambia per le imprese?
Le aziende dovranno essere regolarmente registrate e abilitate sulle piattaforme di e-procurement certificate, come MePA, per poter effettuare forniture presso le Pubbliche Amministrazioni.
Ogni impresa deve essere abilitata alla vendita di beni/servizi su uno o più CPV (Common Procurement Vocabulary), ovvero le categorie inerenti la propria area di attività d’impresa, ad esempio:
- Cancelleria
- Informatica ed elettronica
- Supporto specialistico
- Energia
- Editoria
- Sanità
- Altro…
Regime transitorio
Allo scopo di consentire il regolare svolgimento delle ordinarie attività di approvvigionamento, in coerenza con gli obiettivi della digitalizzazione, l’utilizzo dell’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma Contratti Pubblici – è disponibile anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro fino al 30 settembre 2024.
Nel periodo transitorio, infatti, la stazione appaltante deve garantire la tempestiva trasmissione delle informazioni sulla nuova Piattaforma Contratti Pubblici, selezionando e compilando l’apposita scheda “AD5“.
Tale strumento rappresenta una modalità suppletiva che può essere utilizzata in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alle piattaforme di e-procurement certificate, per il primo periodo di operatività della digitalizzazione.
A decorrere dal 1 ottobre 2024 anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro sarà obbligatorio il ricorso alle piattaforme certificate.
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